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La dinastia alsaziana dei Frick si dedica alla viticoltura da dodici generazioni; oggi sono Jean-Pierre, Chantal e il loro figlio Thomas a condurre i dodici ettari dell’azienda.
Le vigne sono divise su diverse particelle che si differenziano tra loro per esposizione e composizione del suolo, di base calcareo.
Già negli anni settanta i genitori di Jean-Pierre praticavano l’agricoltura biologica ma i terreni e le viti avevano bisogno di un approccio ancora più sensibile; per questo nel 1981 ha iniziato a sperimentare i preparati biodinamici e, qualche anno più tardi, ha ottenuto la certificazione.
A partire dal 2002, per evitare alterazioni del vino, tutte le bottiglie dell’azienda non ricevono il tappo di sughero ma capsule a corona in acciaio inox.Le Domaine Pierre Frick , nel villaggio di Pfaffenheim, borgo immerso nella zona dell'Haut-Rhin alsaziana, a sud della città di Colmar si estende su 12 ettari di viti ed è da dodici generazioni legato alla viticoltura. Oggi è gestito da Jean-Pierre e Chantal Frick e dal loro figlio Thomas.
nel villaggio di Pfaffenheim, borgo immerso nella zona dell'Haut-Rhin alsaziana, a sud della città di Colmar.e trame
Pierre e Annette FRICK sono pienieri del biologico, già nel 1970 convertito il loro Domaine in agricoltura biologica con l'obiettivo di migliorare la salute del suolo, delle piante ... e dei consumatori. Escludono quindi l'uso di erbicidi, fertilizzanti solubili e trattamenti chimici sintetici e, per aumentare la vitalità dei suoli, dei vigneti e dei vini, coltivano le viti in regime di Biodinamica (Demeter).
Lo stesso approccio è seguito in cantina. Jean-Pierre non produce ma alleva vini autentici, sani e vivi. La raccolta delle uve è esclusivamente manuale, i succhi fermentano con i loro lieviti autoctoni, senza aggiungere solfiti prima della fermentazione, né vengono arricchiti di zucchero o soggetti a sottrazione di acqua (osmosi inversa o ebollizione sotto vuoto).
L'acidità non è corretta. L'affinamento avviene in vecchie botti di rovere per 6-9 mesi o più. Senza alcuna pastorizzazione flash o altri trattamenti fisici o chimici, i vini vengono semplicemente filtrati su piastre di cellulosa (nessuna filtrazione sterile) prima dell'imbottigliamento. Questo passaggio porta maggiore finezza al vino, senza impoverirlo o destabilizzarlo nella sua struttura intrinseca. I vini ricevono un'aggiunta minima di solfiti, prima dell'imbottigliamento. Pertanto, ciascun vino esprime l'equilibrio iniziale nato dal terreno, dalla vendemmia e dalla cura prestata alla vite.
Dal 1999, Le Damaine allevato vini che sono vinificati e imbottigliati senza l'aggiunta di solfiti: "vini biologici - zero solfiti agiiunti". È il succo d'uva fermentato senza additivi.
Per preservare la purezza del vino e proteggerlo da tutte le deviazioni organolettiche, dal 2002 il tappo tradizionale viene sostituito con una capsula in acciaio inossidabile. Questo cambiamento, ispirato allo Champagne, assicura anche una maturazione omogenea nel tempo e un miglior invecchiamento.