La pecora laticauda, detta anche pecora dalla coda larga, si caratterizza per l'aspetto della coda, grassa e larga, che funge da riserva di grasso e di acqua.
Oltre che per la coda, si distingue per la mole: le femmine pesano anche 70 Kg e gli arieti raggiungono i 90-95 Kg, superando spesso il quintale. La loro testa è grande, le femmine non hanno le corna, il muso è montonino e liscio, gli occhi rossicci e le orecchie lunghe e spioventi. Il vello è completamente bianco e lascia scoperto il ventre.
Le gambe sono lunghe e sottili: per questo la laticauda non è mai stata un'ottima camminatrice e, per tradizione, è allevata nelle fattorie, sulla media collina, in greggi che difficilmente superano la quindicina di capi.
A differenza di altre razze, come ad esempio la cornigliese che ama la transumanza e anche per questo serviva, la laticauda serviva per dare gli agnelli e qualche forma di formaggio alla famiglia.
Le carni di agnello di laticauda sono proposte in vendita in tagli diversi: arrosticini, costolette, hamburger, carne per spezzatino, spalla e coscia, sono carni genuine che provengono da piccoli allevamenti siti nelle campagne del beneventano.
Queste carni sono particolarmente pregiate ed estremamente buone: sono sapide e prive del tipico odore ircino degli ovini; sono ideali sia cucinate in forno che alla brace.
Sono carni di animali di razza pura allevati secondo la tradizione che prevede la crescita allo stato semibrado, in cui gli agnelli sono lasciati accanto alle madri fino a quando è necessario e integrando l'alimentazione al pascolo, quando necessario, con fieni e sfarinati naturali.
Per questo sono carni anche tutelate da Presidio Slow Food che si adopera per contrastare i numerosi falsi presenti sul mercato.