L'azienda agricola Samperi si trova a Leonforte, piccolo paese arroccato su una collina a Nord di Enna. Siamo in Sicilia, terra di arance, limoni, agrumi, mandorli e fichidindia ma a Leonforte si coltivano le pesche e, anche la famiglia Trovati, che ha fondato l'azienda Samperi e la conduce ancora adesso, ha qui i suoi terreni la cui proprietà risale addirittura al lontano 1600.
La coltivazione della pesca è da sempre esistita a Leonforte ma il primo pescheto che Giuseppe Trovati, padre dell'attuale proprietario, riuscì ad impiantare risale al 1983 perché negli anni precedenti, avendo subito l'esproprio da parte delle Ferrovie dello Stato della sorgente d'acqua che veniva utilizzata per alimentare i locomotori a vapore che portavano lo zolfo estratto dalla miniera di Faccialavata fino al porto di Catania, il pescheto, che necessita di notevoli risorse idriche, non poteva essere impiantato.
Da quegli anni, in cui sono iniziate le prime coltivazioni, l'azienda è progressivamente cresciuta senza mai abbandonare la tradizione e la cultivar locale della pesca di Leonforte, una percoca tardiva, che giunge a maturazione da agosto fino a ottobre e che nel corso della sua crescita, viene sottoposta a un trattamento particolarissimo.
Ogni anno, a giugno, i contadini, dotati di piccoli sacchettini di carta pergamentata, insacchettano le pesche ancora verdi, grandi poco più di una noce, chiudendo a mano, una a una sull’albero, le pesche mentre fanno il diradamento.
È un lavoro certosino che non ammette errori ma che permette alle pesche di maturare lentamente, chiuse nei loro pacchettini, protette dai parassiti e dal vento, rimanendo nell'albero fino a quando sono perfettamente mature e pronte per essere raccolte con delicata maestria, mediante una lieve rotazione del picciolo (è assolutamente vietato strapparli!).
Le pesche, giungendo a maturazione nel sacchetto diventano di colore giallo intenso con leggere striature rosse, sono profumatissime e la loro polpa è gialla, soda, dolce e con un sapore così particolare che ricorda la frutta candita.
Negli anni, mentre le altre pesche diventavano sempre più tecnologiche sacrificando il gusto, la famigli Trovati mantiene inalterata la tradizione tanto che nel 1996 nasce il Consorzio di Tutela I.G.P. fondato dallo stesso Giuseppe Trovati che però scompare nel 1998, all'inizio della sua attività di Presidente.
Oggi l’azienda, condotta interamente da Giovanni Trovati nel massimo rispetto della tradizione familiare, ha scelto di eliminare qualsiasi prodotto chimico ed utilizzare solamente concimi organici, in armonia con la natura ottenendo la certificazione bio e si è dotata di un laboratorio interno per preparare tutte le eccellenze che possono essere prodotte con la rinomata pesca nel sacchetto.
Tutti i prodotti, che siano confetture, succhi piuttosto che prodotti sciroppati vengono lavorati artigianalmente senza l'aggiunta di additivi e conservanti.
L'impegno dei contadini di Leonforte nel portare avanti questa meticolosa tradizione mentre in gran parte d'Italia le cultivar più vecchie di pesche sono state soppiantate dall'introduzione di varietà nuove, più produttive, belle e grandi, ma insapori, ha meritato un riconoscimento alla pesca di Leonforte anche da parte di Slow Food che ha costituito il Presidio Pesca nel Sacchetto.