Sono i ceci di Cicerale, piccoli ceci rotondi, dal colore leggermente più dorato rispetto a quelli comuni, con sfumature nocciola chiaro, e dal sapore intenso.
Sono una varietà tipica della zona del basso Cilento, in particolare del comune di Cicerale, che L'azienda Agricola L'Orto del Cilento coltiva nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in provincia di Salerno.
La loro notorietà e presenza, come coltivazione prevalente in questa area della Campania, è testimoniata fin da Medioevo ma purtroppo, come spesso accade anche per altre eccellenze locali, la loro coltivazione, molto faticosa, si è progressivamente ridotta, i terreni destinati a questa coltura sono diminuiti insieme al numero di coltivatori che si dedicano a mantenere in vita questa cultivar.
Il cece di Cicerale viene seminato a Febbraio dopo che all'inizio dell'Autunno il terreno è stato arato e preparato. La sua crescita non è difficoltosa perché è un cece molto rustico che ha bisogno di poche cure, non necessita di pesticidi e concimi, non ha bisogno di irrigazione, perché la pianta ha radici molto profonde nel terreno, e l'unica cura è la rimozione manuale delle erbe infestanti che crescono poco dopo la semina.
La raccolta invece è estremamente faticosa: avviene ad Agosto quando i baccelli sono secchi; deve essere fatta a mano e anche l'estirpazione del cece è complessa perché i baccelli sono molto vicini al suolo per cui gran parte delle operazioni non possono essere meccanizzate. I ceci rimossi dal baccello mediante squotitura vengono trasferiti nell'aia in cui, al sole, vengono naturalmente essiccati. L'essiccazione al sole è l'unico mezzo usato per la loro conservazione.
Per il loro basso contenuto di umidità, grazie all' essiccazione naturale, si conservano per molto tempo e tendono ad ingrossarsi in fase di cottura. Sono buoni e gustosi e il loro consumo, oltre ad essere benefico per la salute della persona concorre a salvaguardare il seme e con esso la biodiversità dell'ambiente nonché una tradizione che si tramanda fin dal Medioevo.
Il cece di Cicerale, tutelato da Presidio Slow Food, si cuoce in un paio di ore previa sciacquatura/controllo visivo di eventuali impurità del seme e preventivo ammollo in abbondante acqua fredda con un pizzico di sale per circa 12 ore.
