L’azienda agricola
Occhipinti si trova a Vittoria, tra i Monti Iblei e il mare, zona di grande interesse vitivinicolo che a partire dagli anni cinquanta ha subito l’abbandono dell’agricoltura tradizionale.
Arianna Occhipinti si avvicina al mondo del vino da giovane grazie allo zio Giusto, uno dei fondatori dell’azienda Cos. Studia enologia a Milano e nello stesso periodo conosce Elena Pantaleoni e Giulio Armani de La Stoppa, con i quali inizierà a fare i primi assaggi consapevoli e le visite presso aziende condotte con pratiche naturali.
Nonostante le si aprano opportunità professionali in diverse zone d’Italia, per Arianna è forte il senso di appartenenza alla Sicilia dove decide di tornare per diventare produttrice; le sue scelte saranno sempre guidate dal rispetto per l’unicità della propria terra.
Vittoria è uno dei
terroir più interessanti del Mediterraneo soprattutto per la composizione dei suoli: la superficie rossa è ricca di ferro, nel sottosuolo vive il calcare bianco che ha la capacità di conservare e cedere l’acqua quando necessari.
La prima vendemmia di Arianna è la 2003 da una vigna in affitto, oggi gli ettari di proprietà sono diventati 26. L’ultimo progetto è "Vini di Contrada" in cui alcune particelle di Frappato vengono vinificate separatamente.
Goethe diceva: “
La materia non è nulla, quello che conta è il gesto che l’ha fatta”. E il primo gesto che Arianna ha imparato facendo vino è stato accettare.
Accettare la diversità dei suoli, dell’inclinazione del terreno, dell’altitudine, e l’originalità di un vigneto. Accettare vuol dire rispettare. Rispettare la terra e il suo equilibrio. Rispettare la vigna con i gesti sapienti di una agricoltura sensibile. Rispettare la fermentazione grazie all’uso di lieviti indigeni. Rispettare il vino come se fosse una persona. Una persona che si porta dietro un mondo, una storia, un’atmosfera. E sa della terra da cui nasce. Il vino che piace fare ad Arianna non è semplicemente un vino biologico.
È un vino naturale come lei stessa pensa di essere. E' un vino che nasce dalla sua sensibilità per le cose vere e dai suoi gesti, le sue attenzioni d’amore. Un vino che, nelle sue armonie e asperità, dice della terra dove è nato e anche di lei stessa. Per questo Arianna è convinta che il vino naturale, oltre a un vino buono, sia anche un vino umano.