Francesco De Franco, come molti giovani della sua regione, si laurea in Architettura in una Università dell’Italia settentrionale e comincia a praticare la professione.
Nel 2004, già innamorato del vino, smette di fare l’architetto e intraprende il percorso di laurea in Viticoltura ed Enologia, con l’intenzione di tornare nella terra natia e recuperare le vigne di famiglia, nella zona del Cirò, dislocate tra le rive dello Jonio e le montagne della Sila.
La sua prima annata risale al 2008, dall’inizio segue direttamente il lavoro del vigneto e della cantina insieme a sua moglie Laura Violino, senza bisogno di affidarsi a consulenti esterni.
Sono proprio il loro senso di responsabilità e l’assenza di modelli di riferimento a orientarli verso una vinificazione lineare, puntando alla restituzione del territorio piuttosto che alla ricerca di un vino dagli “effetti speciali”.
Oggi l’azienda ’A vita – che in lingua calabrese significa ‘la vite’ – custodisce quattro vigne di proprietà, otto ettari in totale, in regime biologico.