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Allevamento Pollo Romagnolo: Tutto Quello Che Devi Sapere su Questa Tipica Razza

di Laura
27-07-2021

Il Pollo domestico, Gallus gallus domesticus, è da sempre conosciuto ed esistito tanto che il numero di razze e di varietà di polli domestici ibridi esistenti nel Mondo è elevatissimo.

Oltre che per la produzione di carne, uova e piume, questi animali sono stati allevati per altri scopi, basti pensare alle tradizioni ornamentali e religiose di alcuni paesi e alle altrettanto tradizionali gare di combattimento tra galli.

Nonostante tutte le diverse razze di polli esistenti in commercio siano riconducibili alla specie del pollo domestico, è importante distinguere le razze autoctone tradizionali dagli ibridi commerciali perché, mentre le prime sono patrimonio storico di biodiversità, i secondi, che costituiscono la gran parte dei polli di allevamento, sono stati selezionati per crescere rapidamente ed avere una elevata resa di carne.

Il Pollo Romagnolo, che trattiamo in questo articolo, rientra tra le razze autoctone insieme al Valdarno, alla Gallina Padovana, alla Bionda Piemontese e ad altre razze autoctone le cui carni hanno uno standard qualitativo molto superiore, imparagonabile, a quello degli ibridi commerciali.

Indice Articolo

Pollo di Razza Romagnola: Origine e Caratteristiche
Gallina Romagnola 
Gallina Romagnola Antica
Pollo Romagnolo: Caratteristiche delle Carni e delle Uova
Pollo Romagnolo e la sua Crescita Naturale
Tecniche di Allevamento del Pollo
Pollo Romagnolo: gli Allevatori
Pollo Romagnolo Online

 

Il Pollo di Razza Romagnola: Origine e Caratteristiche

La razza romagnola, originaria della Romagna è stata una razza avicola abbastanza diffusa, più o meno in tutta la regione negli anni in cui la mezzadria era particolarmente in uso in alcune aree agricole del nostro paese.

Il Pollo Romagnolo è un animale molto rustico, resistente e con naturale tendenza al volo; è sempre stato allevato all’aperto perché ha bisogno di grandi spazi per razzolare e procurarsi il cibo. Ama dormire sui rami degli alberi anche in inverno, sotto la neve, sfidando le temperature più rigide.

È di taglia piuttosto piccola: il maschio raggiunge i 2,5 Kg e la femmina 2 Kg in circa 8 mesi: un tempo di crescita decisamente lungo, così lungo, che ha portato gli allevatori all’abbandono quasi completo dell’allevamento di questa razza che, addirittura si è pensato essere completamente estinta.

Per fortuna ciò non è accaduto perché, nel 1997, quando già si pensava che fosse estinta, il marchese di Sant’Alberto di Ravenna ne mise a disposizione una cinquantina di esemplari per studi e ripristino presso l’Università di Parma che prese cura della loro riproduzione sia con semplici incubatrici che con metodo estensivo trasferendo gli animali in fattorie avicole. 
Polli e galline sono animali molto resistenti e con un altissimo tasso di riproduzione: in caso contrario, la razza non sarebbe stata salvata dall’estinzione.

L’operazione di recupero dell’Università di Parma iniziata nel 1997 è andata avanti fino a quando, nel 2012, la razza è stata ricostituita riportando il Pollo Romagnolo in un territorio, la Romagna, dal quale era stato completamente sradicato.
Oggi possiamo, con soddisfazione affermare che nell' A.R.V.A.R., Associazione Razze e Varietà Autoctone Romagnole, che coinvolge circa 30 aziende agricole diffuse sul territorio della Romagna e zone limitrofe che allevano il Pollo Romagnolo, si contano circa 2.000 capi.

Vediamo meglio le caratteristiche fisiche di questa razza:

Il Romagnolo, come abbiamo accennato è una razza i cui esemplari sono tendenzialmente piccoli: lo scheletro e l'ossatura sono piuttosto sottili.
La cresta è semplice e di grandezza media, diritta nel gallo e piegata nella gallina, di colorito rosso intenso. I bargigli sono sviluppati, gli orecchioni  sono di forma ovale, piccoli, colore crema, lisci, in alcuni casi, quando i soggetti sono giovani, possono essere ombreggiati. I tarsi variano dal giallo al giallo maculato, in alcuni casi sono verdognolo o interamente scuri.
La livrea è molto varia: si va dal grigio argento con fiocchi neri, al bianco, al perniciato fino al rosso dorato con fiocchi neri.
La pelle varia di colore ma è sempre molto chiara, per lo più bianca.

 

Pollo Romagnolo Caratteristiche

Il tronco è cilindrico, la testa è media, proporzionata al corpo, il becco ricurvo, forte e di colore grigio o su tonalità di giallo.
Gli occhi sono belli, ben aperti, grandi, vivaci e generalmente di colore arancione. Le spalle sono arrotondate e abbastanza ampie così come il petto mentre le ali sono tenute chiuse e ben aderenti al corpo. 

Gallina Romagnola

Pollo, gallina, gallo sono spesso vengono usati come sinonimi. 
In realtà, questi termini, nonostante si riferiscano della stessa varietà di volatile, non sono sinonimi e le differenze derivano da due fattori:

Più specificatamente, il pollo è allevato per la produzione di carne mentre la gallina per la produzione delle uova ed il gallo viene allevato per fecondare.

La circostanza che si usi il termine pollo al maschile non deve trarre in inganno perché con lo stesso termine possiamo riferirci sia ai maschi che alle femmine che più precisamente sono le pollastre.

In base all’età del volatile si distinguono:

Il Pulcino: è la prima fase della vita del volatile. Passando allo stadio successivo si assiste ad una crescita della parte scheletrica, muscolare ed alla progressiva trasformazione del piumino in livrea.
I tempi di sviluppo dipendono anche dalla razza. La crescita del pulcino di razza romagnola è molto lenta.

Il Pollastro: è la fase in cui si assiste alla trasformazione del pulcino in pollo: il piumino che veste il pulcino alla nascita si trasforma in livrea ma il passaggio impiega un periodo di tempo durante il quale la livrea non è formata ed il volatile è coperto da un piumaggio giovanile non definitivo. Questa fase è quella in cui l’animale viene chiamato pollastro.

Il Pollo e la Pollastra: dopo 4-6 mesi dalla nascita, dipende molto dalla razza, il pollastro diventa pollo o pollastra. In questa fase l’animale non ha ancora raggiunto la maturità sessuale nel senso che se femmina, non avrà ancora deposto le uova.

Il Gallo e la Gallina: con la prima fecondazione effettuata dal pollo, il volatile diventa gallo mentre con la prima deposizione delle uova la pollastra diventa gallina.

Il Cappone: è il gallo, quindi il volatile di sesso maschile, che viene castrato all’età di due mesi circa, per raggiungere un maggiore peso senza che la sua carne perda di morbidezza.
La castrazione non lo fa crescere di più’, anzi, ne rallenta la crescita ed evita che gli ormoni rendano le carni troppo dure e fibrose considerato che viene macellato in età più adulta.

Nell’elenco non compare il galletto che spesso viene acquistato già cotto allo spiedo.

Ma che cos’è il galletto?

Contrariamente a quello che comunemente pensiamo, il galletto non è un avicolo di razza nana, ma è un pulcino abbastanza cresciuto appartenente ad una razza di pollo ibrida, da carne, che è sottoposto ad una alimentazione intensa per far sì che in soli 30 giorni sia pronto per essere macellato.
Quando si mangia, si nota bene che la parte del petto è molto sviluppata (tipicità della razza ibrida da carne), le ossa sono corte e la carne è morbida e poco saporita.

Una curiosità: Il sesso della razza romagnola, così come quello di tutti i Gallus gallus non è riconoscibile alla nascita ma solo dopo 5-6 settimane di vita. 

Ma, veniamo alla gallina romagnola.  

Mentre il colore della livrea è variabile, la faccia è rossa con gli occhioni belli sporgenti quasi sempre di colore arancione. 
La gallina romagnola è riconoscibile dal pollo e dal gallo per le seguenti caratteristiche tipiche degli esemplari femmina:

Le sue condizioni di allevamento, come del resto quelle di tutta la razza e quindi non solo della gallina romagnola ma anche dei polli e galli della stessa famiglia, essendo molto rustica, vivace e attiva, non richiedono attenzioni particolari: l’ideale è avere un ampio spazio su cui possa muoversi, correre, beccare e covare con tranquillità le proprie uova.

Le carni della gallina romagnola sono molto buone e saporite così come le uova che raggiungono generalmente un peso di 55 gr; sono forse leggermente più piccole delle uova di galline di altre razze, ma hanno una tuorlo proporzionalmente più grande. Il guscio è tipicamente bianco, così come quello di gran parte delle varietà di galline contadine e, in media, ogni gallina deposita intorno a 150 uova all’anno.

 

Gallina Romagnola Antica

Gallina Romagnola Antica è un altro modo con cui, nel linguaggio corrente, viene chiamata la razza di Pollo Romagnolo. Facile capirne il motivo:  si tratta di una razza molto antica le cui origini sono però incerte. 

I primi documenti che parlano del Pollo Romagnolo risalgono alla fine dell’ottocento. Nel 1930 questa razza era presente ad una mostra avicola a Londra dopodiché non si hanno più documenti fino a quando il marchese di Sant’Alberto di Ravenna non mise a disposizione dell’Università di Parma i suoi esemplari.

Sappiamo che dopo la seconda guerra mondiale fu oggetto di selezione sia presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo sia da parte dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ravenna che originarono due varietà di Gallina Romagnola, la dorata e la grigia ma, come abbiamo detto, negli anni a seguire il numero di esemplari subì un calo così drastico che, per evitare l’estinzione dovettero intervenire prima alcuni studiosi dell’Università di Parma, e poi l’ A.R.V.A.R. (Associazione Razze e Varietà Autoctone Romagnole) che insieme hanno collaborato per il recupero.

Gli esemplari attualmente esistenti provengono ancora dal DNA recuperato e la loro salvaguardia, per la continuazione della specie, è un importante patrimonio al fine della conservazione della biodiversità soprattutto in un periodo, come quello che stiamo vivendo, in cui sono in atto incontrollati processi di estinzione di specie animali e vegetali.

L’esistenza di allevamenti che hanno come obiettivo la diffusione delle carni di pollo romagnolo e delle uova di gallina romagnola sono importanti anche per l'alimentazione della persona in quanto sono un cibo estremamente pregiato, di una qualità non paragonabile a quella degli ibridi commerciali.

Come rileva un approfondito studio dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, “la composizione chimica delle carni dei polli di razza Romagnola, presenta nel complesso, un profilo nutrizionale migliore in ragione di un ridotto tenore di lipidi ed un maggiore contenuto proteico sia nel petto che nella coscia.
Le carni dei polli di razza Romagnola hanno proprietà qualitative ben distinte rispetto agli analoghi prodotti derivanti da ibridi commerciali e le differenze sono ascrivibili sia alle caratteristiche genetiche degli animali che alle notevoli differenze nei sistemi di allevamento”.


Caratteristiche Qualitative delle Carni e delle Uova della Razza Romagnola

I risultati del CIRI Alma Mater Studiorum Bologna riportati nello Studio riguardante la caratterizzazione qualitativa delle carni e delle uova di polli di razza romagnola nell’ambito del progetto Pollo romagnolo: opportunità economica e salvaguardia della biodiversità” – Asse 4 “Approccio Leader” del PSR sono così sintetizzabili: 
“per quanto riguarda le carcasse, quelle ottenute da polli di razza Romagnola sono dotate di una superiore proporzione di coscia e ali a discapito della resa petto che è stata infatti oggetto di intensa selezione negli ibridi commerciali impiegati nell’allevamento intensivo. 
Inoltre, il colore superficiale della carcassa è risultato generalmente più scuro in quanto i polli di razza Romagnola sono dotati di una minore deposizione di grasso sottocutaneo e quindi il colore risulta molto influenzato dal tessuto muscolare sottostante. Dal confronto fra soggetti maschi e femmine, è emerso inoltre che quest’ultime danno origine a carcasse con una maggiore resa in petto.
Per quanto riguarda le carni, il colore ed il pH del petto non mostrano differenze significative, mentre la coscia dei polli di razza Romagnola è risultata più scura e dotata di una tonalità di rosso più intensa. 
Inoltre, a prescindere dal taglio commerciale, le carni di polli di razza Romagnola sono dotate di una superiore capacità di ritenzione idrica ed una maggiore consistenza.
Tali effetti sono principalmente da attribuire alla differente età nella quale viene raggiunto il peso alla macellazione (ca. 1,5 kg) che è di gran lunga superiore nei polli di razza Romagnola rispetto ai polli derivanti dai sistemi intensivi (180 vs. 37 giorni).
La composizione chimica delle carni dei polli di razza Romagnola ha presentato nel complesso un profilo nutrizionale più favorevole in ragione di un ridotto tenore di lipidi ed un maggiore contenuto proteico sia nel petto che nella coscia. 
Pertanto si può concludere che le carcasse e le carni che si ottengono all'allevamento dei polli di razza Romagnola hanno proprietà qualitative ben distinte rispetto agli analoghi prodotti derivanti da sistemi industrializzati. Tali differenze sono ascrivibili sia alle caratteristiche genetiche degli animali che alle notevoli differenze nei sistemi di allevamento. Pertanto è importante individuare strategie di commercializzazione (es. canale di distribuzione, forma di presentazione) e modalità di utilizzazione (es. preparazione culinaria) idonee a valorizzarne le peculiarità.

Per quanto concerne la caratterizzazione ed il confronto dei profili qualitativi delle uova prodotte dalle galline di razza Romagnola rispetto a galline appartenenti ad un ibrido commerciale selezionato per un’elevata produttività sono emerse numerose differenze significative. 
Gli elementi che differenziano le uova di Romagnola sono rappresentati da:
un elevato rapporto tuorlo/uovo e quindi un maggior contenuto di principi nutritivi a parità di peso dell’uovo;
un’alta concentrazione di carotenoidi del tuorlo e quindi una efficienza pigmentante superiore;
una maggiore concentrazione di colesterolo del tuorlo;
una diversa proporzione di acidi grassi nei lipidi del tuorlo caratterizzati da una maggiore presenza di saturi e monoinsaturi, minore di polinsaturi ed un ridotto rapporto PUFA n6/n3”.

Come abbiamo già scritto e come possiamo facilmente immaginare, la quasi totalità delle carni di pollo presenti sul mercato proviene da sistemi di allevamento intensivo, di tipo industriale, che utilizzano razze ibride dotate di elevata velocità di crescita ed efficienza di trasformazione dell’animale in carne.

Per raggiungere questi risultati gli animali sono allevati, per l’intero ciclo vitale, in capannoni dotati di sistemi di controllo dei parametri ambientali (fotoperiodo, intensità luminosa, temperatura, umidità relativa, etc.) che ne accelerano, artificialmente, la crescita.

Vediamo meglio le differenze tra allevamenti di polli estensivi ed intensivi.

 

Pollo Romagnolo: la sua crescita naturale

Appurato che le differenze tra il Pollo Romagnolo e il Pollo Ibrido Commerciale dipendono anche dalla diversa genetica degli animali, vediamo quali sono le altre differenze che comunemente si riscontrano:

Al di là dei tempi di crescita è lo spirito e l’animo che stanno alla base della tipologia di allevamento, estensivo e intensivo, che sono completamente diversi. Nel primo caso c’è rispetto per l’animale finché è in vita e non viene distolto né dal suo habitat né soggetto forzature particolari di crescita; nel secondo caso l’unica attenzione è alla redditività dell’attività imprenditoriale: produrre più carne possibile al minor costo sostenibile.

È chiaro che la qualità dei prodotti sia evidentemente diversa e sulla salubrità delle carni di polli ibridi commerciali i dubbi sono piuttosto noti.

Le condizioni, anche igieniche, in cui vivono gli animali comportano necessariamente l’impiego di antibiotici e di farmaci per prevenire infezioni, per non parlare dello stress che i “poveri” polli vivono nelle condizioni in cui sono costretti a crescere.

Il poco spazio a disposizione per muoversi fa sì che possano verificarsi fenomeni di cannibalismo che, provocando ferite agli animali, tendono a farli infettare; per ovviare a questo problema gli allevatori provvedono spesso a tagliare il becco del pollo già qualche giorno dopo la nascita; i ritmi naturali degli animali vengono completamente ignorati per forzare la loro crescita: non si alternano situazione di luce e di buio ma per far sì che, mangiando sempre, i polli crescano in tempi più rapidi, la luce, le temperature e l'umidità dell’ambiente vengono create artificialmente con il solito obiettivo di forzare la crescita.

È evidente che essere consapevoli di ciò che acquistiamo e mangiamo è importante sia per la nostra salute che per i risvolti che una tipologia di allevamento ha rispetto ad un’altra dal punto di vista etico, della salvaguardia dell’ambiente e del benessere dell’animale finché è in vita.

La carne del pollo è, come abbiamo letto, una fonte proteica importante da introdurre nella nostra alimentazione ma le differenze tra consumare carne di un pollo di razza romagnola allevato in fattoria e quella di un ibrido commerciale da allevamento industriale non debbono essere ignorate e la scelta è sempre consigliabile farla con consapevolezza.

Le tecniche di allevamento del Pollo

Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, la tecnica di allevamento del pollo influenza la qualità delle sue carni, delle uova, il benessere dell’animale e dell’ambiente. Per non correre il rischio di commettere errori quando si leggono le etichette o riceviamo informazioni da chi vende un pollo, è bene conoscere cosa significano le seguenti diciture:

  • Allevato a terra: vuol dire che il pollo poggia i piedi su un pavimento; non è in gabbia ma non è neanche all’aperto. I polli così allevati, crescono in uno stabile industriale, generalmente un capannone e non escono all’esterno.
    L’allevamento a terra diventa intensivo quando, oltre al numero massimo di capi presenti in un metro quadrato, le luci sono sempre accese per forzare gli animali a mangiare e la crescita è forzata oltre che dall’utilizzo di mangimi molto carichi, per la temperatura e l’umidità creata nel luogo;

Polli di Allevamento Intensivo Ibridi Commerciali Allevamento a terra Intensivo di Pollo Ibrido Commerciale

  • Allevato in gabbia: il pollo passa la sua vita in una gabbia all’interno della quale ci sono un numero di polli stabilito in base ai metri quadrati della gabbia; le gabbie sono distribuite su più piani all’interno di uno stabile che anche in questo caso è spesso un capannone in cui la luce, la temperatura e l’umidità sono create artificialmente;
  • Allevamento all’aperto: il pollo vive in un ambiente chiuso, il numero di capi per metro quadrato è molto minore rispetto a quelli sopra illustrati e gli animali hanno a disposizione un pascolo esterno dove possono razzolare;
  • Allevamento biologico: anche in questo caso il pollo vive in ambiente chiuso, il numero di capi presenti per ogni mq è minore, i polli possono uscire e razzolare all’esterno nella parte attigua al capannone. La loro alimentazione prevede che vengano utilizzati solo mangimi con certificazione biologica;
  • Allevamento al pascolo: i polli vivono all’aperto, hanno ampi spazi a disposizione su cui muoversi, razzolare e beccare perché la loro alimentazione deriva prevalentemente da ciò che beccano. Spesso si trovano in fattorie così ampie che insieme all’allevamento del pollo vengono coltivati anche i cereali ed il foraggio che integrano l’alimentazione del pollo.

Allevamento Pollo Romagnolo al PascoloAllevamento Pollo Romagnolo al Pascolo

La gran parte, se non tutti gli allevamenti di razze autoctone, come il Pollo Romagnolo, vengono allevati al pascolo.

 

Gallina Romagnola: Allevatori e Tracciabilità

Per fortuna la razza Romagnola è stata recuperata ed oggi, nell'A.R.V.A.R., Associazione Razze e Varietà Autoctone Romagnole, sono presenti una trentina di aziende agricole, diffuse soprattutto nelle campagne dell’Emilia Romagna e nelle zone limitrofe, che allevano circa 2000 capi di questa razza in regime di allevamento non intensivo.
Parallelamente, lato consumatore, si assiste ad una ripresa dell’interesse verso le carni provenienti da allevamenti locali estensivi di razze autoctone perché sta aumentando la ricerca e la domanda di polli di qualità elevata, dalla carne soda e saporita.

Questo interesse arriva sia da chi sceglie con consapevolezza i propri alimenti per avere la certezza della qualità di ciò che mangia, sia da chi è sensibile ad aspetti etici e culturali e vuole concorrere a salvaguardare quella biodiversità che solo con un allevamento rispettoso dell’ambiente e del benessere animale può essere tutelata.

A tutela del consumatore e per evitare che vengano immessi sul mercato polli di razza romagnola non autentici, il GAL L’Altra Romagna e l’A.R.V.A.R. hanno sviluppato un sistema di tracciabilità dei capi, a partire dall’allevatore, che consente:

  • l’identificazione del prodotto in maniera chiara ed univoca;
  • la ricostruzione di tutto il processo produttivo dall’origine al consumatore finale e viceversa in maniera certa e dimostrabile.

L’attuazione di questo sistema di tracciabilità parte dalla definizione del “Lotto di produzione o di commercializzazione” che designa un insieme di unità essenzialmente ottenute nelle stesse condizioni e formate da elementi omogenei (in questo caso della stessa razza).
In generale, nel settore avicolo, non è possibile identificare con codice di lotto il singolo capo in quanto le popolazioni allevate sono di una numerosità tale da impedire l’identificazione individuale dei singoli capi. 

Nel caso del Pollo Romagnolo invece l’identificazione individuale è possibile grazie all’obbligo di iscrizione dei capi allevati nell’ ”Anagrafe di Tutela” custodita ed aggiornata dall’A.R.V.A.R. ove possono essere iscritti solo quelli iscritti, a loro volta, nel Registro di Razza avicola Romagnola custodito ed aggiornato dall’Associazione Provinciale Allevatori competente territorialmente.

Questo elemento rappresenta la garanzia con la quale viene legata, in maniera univoca, l’appartenenza di ogni singolo pollo allevato sia alla razza “Pollo Romagnolo” che al lotto di produzione.
L’anello di anagrafico, apposto su ogni singolo capo permette la riconoscibilità del capo anche quando la macellazione del pollo avviene in un macello in cui sono presenti polli di altre razze (non provvisti dell’anello).

Ad ulteriore garanzia, ogni singolo capo allevato dovrà essere ottenuto presso un allevamento iscritto nello specifico Albo Allevamenti custodito ed aggiornato presso l’A.R.V.A.R.
Il sistema di tracciabilità viene realizzato mediante l’apposizione di etichette autoadesive sulla zampa/coscia dei capi macellati, su cui, insieme ad alcune diciture generali sulla razza, sono indicati i dati relativi al lotto di produzione e alla data di macellazione. Nei capi che vengono preparati per essere spediti, l'anello di anagrafico contenente le suddette informazioni può essere apposto come sigillo di garanzia sull'imballo del prodotto.

 

Pollo Romagnolo Online

Foodoteka è attenta a queste esigenze e si adopera per far sì che coloro che ricercano alimenti di qualità riescano facilmente a reperirli anche se abitano in una grande città o in zone molto lontane da dove crescono e/o vengono prodotti.

Questo accade anche per tutte le carni, bianche o rosse che siano. Su Foodoteka sono presenti sia il 
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Il pollo Romagnolo acquistabile su Foodoteka, nasce e cresce nell’Allevamento di Stefano Tozzi, a Ca’ Bantone, nella zona di Mercato Saraceno (FC).
Tutte le fasi, dall'allevamento alla macellazione avvengono nella fattoria di Stefano dove su una superficie di 20 ettari i polli romagnoli nascono, crescono e sono liberi di beccare ciò che trovano nel loro ambiente in cui insieme alle vigne sono presenti coltivazioni di cereali e foraggio necessarie per la loro.

Acquistando online il pollo romagnolo di Stefano Tozzi, lo riceverai direttamente dalla sua Fattoria, pulito delle piume, eviscerato e confezionato idoneamente per la spedizione che sarà effettuata mediante corriere refrigerato per evitare qualunque sbalzo di temperatura che possa alterare la qualità delle carni.

I polli di razza romagnola di Stefano Tozzi presenti su Foodoteka, come avrai modo di verificare, non sono sempre disponibili: lo sono solo quando hanno naturalmente raggiunto il livello di maturità necessario per essere macellati.

La loro crescita è lenta, impiega fin oltre 180 giorni, quindi se sei interessato all’acquisto, approfitta del periodo in cui sono disponibili e se li acquisti, quando li riceverai, la parte che non vuoi consumare nei giorni immediatamente successivi, potrai riporla in freezer: il pollo si mantiene perfetto e speciale conservando tutte le proprietà originali per almeno 6 mesi.

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