La storia del pastificio Fabbri inizia durante l’ultimo decennio del 19° secolo quando Giovanni Fabbri acquistò una porzione di terreno in piazza di Strade di Chianti e ci impiantò un’attività di molitura, pastificazione e rivendita di generi alimentari.
Durante la 2° guerra mondiale vennero distrutti molti macchinari, con quelli rimasti venne rimessa in piedi l’attività che continua tutt’oggi a mantenere intatta la passione e l’attenzione alla qualità dei vecchi tempi.
Oggi l’azienda è costituita da due generazioni: la vecchia generazione rappresentata da Giovanni e la nuova generazione da Marco e Lisa.
L’esperienza accumulata da cinque generazioni, permette di pastificare con il metodo classico grani antichi che, secondo l'esperienza di Fabbri, favoriscono la digeribilità e non producono intolleranze.
Non solo, utilizzando antiche varietà di grano, qualunque sia il tipo di macinazione, semola, semolato o integrale, il gusto e il sapore sono unici.
L' attenzione del pastificio è rivolta sia alla selezione della semola da utilizzare che inizia con la scelta dei grani in base alla qualità del glutine, sia alla macinatura che viene fatta da molini che non riscaldano il grano durante la macinatura stessa.
Ma il successo della pasta Fabbri è dovuto anche al cosiddetto Metodo Fabbri di essiccazione naturale che prevede che i processi di lavorazione, impasto, trafilatura ed essiccazione, siano fatti in celle statiche, a una temperatura, bassa, che non deve mai superiore ai 38°C.
Ciò comporta necessariamente un allungamento dei tempi di essiccazione, che oscillano da 3 a 6 giorni in base al formato della pasta, ma permette di mantenere il glutine e gli amidi “vivi” al loro stato naturale e di non alterare le proprietà nutrizionali del chicco di grano, facilitando così la digeribilità.
La trafilatura in stampi di bronzo, tramandati da generazioni, rende la pasta irregolare nel formato, taglio e colore, ma queste sono le caratteristiche tipiche della pasta artigianale.