La storia della torrefazione Trinci inizia a Firenze nel 1939. Andrea ha ereditato il mestiere di torrefattore dal padre Ercole che, con grande lungimiranza, inizia questa attività quando ancora il caffè era una bevanda per pochi e nessuno poteva immaginare l’enorme diffusione a cui sarebbe stato destinato anche grazie alla diffusione negli anni sessanta delle macchine da caffè per uso casalingo.
Dopo un periodo in cui Andrea apre un’enoteca con la sorella e un successivo in cui è consulente della multinazionale che nel frattempo ha acquisito la proprietà della Torrefazione Trinci, nel 2003, nostalgico della sua torrefazione artigianale, si immerge di nuovo nel suo mondo, quello del caffè artigianale e, a Cascine di Buti, in provincia di Pisa riapre un nuovo laboratorio ripartendo dall’esperienza maturata, affiancamento al padre ed anni di consulenza, dal recupero delle vecchie macchine della vecchia torrefazione quelle “a fiamma diretta” e a “fiamma indiretta”.
L’arte della torrefazione acquisita permette ad Andrea di ideare alcune miscele la cui formula è da lui custodita gelosamente. Soddisfatto dei risultati conseguiti nel caffè, Andrea, spinto da un vecchio amico importatore di cacao, nel 2004, si avvicina ad un nuovo mondo, quello del cacao e del cioccolato, ne resta affascinato e si pone l’obiettivo di produrre un cioccolato grezzo, dal gusto forte, realizzato senza concaggio e che deve rimanere il più naturale possibile.
I risultati conseguiti sono, a dir poco, eccellenti.
La sua filosofia è la stessa sia per il caffè che per il cioccolato e si fonda sulla qualità delle materie prime utilizzate, sui segreti del processo di produzione e sulla ricerca continua di una innovazione con l’inserimento di nuove tecnologie ma che non dimentichi l’artigianalità delle lavorazioni.
La ricerca di perfezione di Trinci si estende anche agli aspetti più etici e morali del suo lavoro
che deve essere compatibile con la sostenibilità ambientale, la protezione delle biodiversità ed il rispetto dei diritti sociali.
E’ anche per questi motivi che Trinci, con il marchio Fair-trade certifica il proprio impegno nella difesa dei diritti di chi coltiva e raccoglie il caffè, con la collaborazione con Slow-food si pone l’obiettivo di salvaguardia delle biodiversità e, con la realizzazione di una torrefazione artigianale all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno”, insegna ai detenuti l’arte della torrefazione.