Il miele di castagno è uno dei mieli più diffusi in Italia non fosse altro perché il castagno, che cresce tra i 500 m ed i 1000 m di altitudine, in un paese come il nostro, attraversato dagli Appennini, è più o meno presente in tutte le regioni.
È un miele molto particolare per la tipicità del sapore: al palato la sensazione prevalente è l’amaro, non è acido e la sua dolcezza, mai invasiva, emerge nelle note rilasciate a fine degustazione.
Ma, vediamo meglio le sue caratteristiche:
Indice articolo:
Miele di Castagno: Origine e CaratteristicheMiele di Castagno: Valori Nutrizionali
Miele di Castagno: Benefici e Controindicazioni
Miele di Castagno: Come Usarlo
Miele di Castagno: Origine e Caratteristiche
Il miele di castagno è un miele di nettare monofloreale vale a dire un miele fatto prevalentemente con il nettare dei fiori di un’unica varietà che in questo caso è il fiore che il castagno (castanea sativa) produce in estate, nei mesi di giugno e di luglio.
È un miele particolare anche nel colore perché diverso da altri mieli ugualmente diffusi: è molto più scuro, il colore varia dai toni dell'ambra fino a raggiungere il marrone scuro.
La diversa tonalità del colore deriva da più fattori tra i quali prevale il microclima ambientale che ha caratterizzato la zona di bottinatura; generalmente è più intenso quando il clima è più secco e quindi le api, avendo minore disponibilità di varietà di fiori su cui bottinare, si concentrano maggiormente sui fiori colorati del castagno.
Parallelamente al colore, anche il sapore del miele di castagno, di cui abbiamo già evidenziato le note degustative, segue l’intensità del colore per cui, se più scuro, il sapore è più deciso.
Stessa cosa accade per le sensazioni olfattive: decise, tanniche e che ricordano sia il muschio che il tabacco si presentano con una intensità che varia in base al colore.
La tipicità del miele di castagno lo rende un miele amato di chi preferisce i sapori poco dolci, amarognoli ma decisi; è un miele che può essere usato per dolcificare ma non è il miele ideale per dolcificare in quanto la sua carica aromatica potrebbe modificare il gusto della bevanda o dell’alimento con cui si vuole consumare. Per lo stesso motivo, è un miele che si adatta bene ad essere spalmato in una fetta di pane solo se si ama il suo sapore originario.
Per contro, il miele di castagno è perfetto negli abbinamenti in cui si vuole riequilibrare l’eccesso di dolcezza di un altro ingrediente, per esempio insieme alla banana, al fico, ai cachi o in una pannacotta alla vaniglia; è ottimo la mattina a colazione o, come spuntino post allenamento, con uno yogurt greco e la granella di nocciola piemonte Igp.
Tra gli usi più comuni si segnala l’abbinamento a formaggi stagionati, erborinati o altre varietà di formaggio dal sapore deciso e l’utilizzo, come ingrediente, in tutte le ricette a base di carne, anche selvaggina, che richiedono medie o lunghe cotture.
Il miele di castagno è un miele che cristallizza molto lentamente; generalmente per almeno un anno mantiene la consistenza originaria, fluida ma viscosa, a meno che non venga conservato in ambienti molto freddi; è un miele che potrebbe anche non cristallizzare mai.
Tale caratteristica deriva dal rapporto tra fruttosio e glucosio che quando si attesta su valori superiori a 1.5, come nel miele di castagno, rallenta enormemente il processo di cristallizzazione.
Come per tutti i mieli, se si ricercano mieli autentici, mieli sani e genuini è necessario evitare i mieli che abbiano subito trattamenti termici di pastorizzazione perché ne alterano le proprietà organolettiche e nutrizionali. per conoscere meglio i mieli non pastorizzati clicca qui.
Miele di Castagno: Valori Nutrizionali
Il rapporto tra fruttosio e glucosio che si attesta su valori superiori a 1,5 rende il miele di castagno, così come il miele di acacia, un miele a più basso indice glicemico rispetto ad altre varietà ma ciò non toglie che si tratti comunque di un prodotto estremamente calorico attestandosi, così come i mieli di altre varietà, intorno alle 300 Kcal per 100 gr di prodotto.
Ad essere precisi, tutti i mieli sono alimenti estremamente energetici, ricchi di zuccheri semplici ma che rispetto allo zucchero, contengono anche piccole quantità di altre sostanze, che arrivano dai fiori e dalle api, che li rendono più interessanti sia dal punto di vista nutrizionale, e quindi per la salute della persona, che più intriganti nel gusto.
Inoltre, rispetto allo zucchero, a parità di quantità, il miele ha minori calorie e quasi sempre, fanno forse eccezione i mieli di melata, un maggior potere dolcificante, quindi per ottenere una dolcezza simile, è sufficiente usare una quantità minore di prodotto.
È comunque fuori d'ogni dubbio che il consumo di miele deve essere controllato e se è pur vero che da più parti si legge che 30gr sono il consumo massimo giornaliero consigliato, è anche vero che chi segue una dieta ipocalorica e/o ha problemi di glucosio/diabete debba attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico.
Anche il miele di castagno infatti, sebbene abbia un indice glicemico più basso rispetto ad altri mieli, deve essere consumato con parsimonia da pazienti diabetici perché, contrariamente a quello che si possa pensare e cioè che sia una buona alternativa allo zucchero, la risposta è che può esserlo solo se usato nella giusta quantità perché, come abbiamo già detto, il quantitativo di zuccheri semplici e di calorie per 100gr sono sempre elevate.
La differenza più rilevante tra zucchero e miele è che mentre lo zucchero apporta calorie prive di micronutrienti, il miele è ricco di vitamine, minerali ed altre sostanze utili per la persona ma l’effetto positivo di queste sostanze non mitigano o non limitano gli effetti che il miele ha sui livelli della glicemia.
Quindi per rispondere ad una domanda abbastanza frequente sul rapporto miele di castagno e glucosio, il miele di castagno, così come altri mieli è meglio dello zucchero per i micronutrienti che presenta, ma l’effetto che produce sul glucosio è molto simile a quello dello zucchero.
Vediamo allora quali sono i benefici che i micronutrienti presenti nel miele di castagno apportano e se esistono o meno controindicazioni al suo consumo.
Miele di Castagno: Benefici e Controindicazioni
Quando si parla di benefici del miele di castagno e di altre varietà di miele, ci riferiamo sempre ai mieli grezzi non pastorizzati vale a dire a quei mieli che non sono stati sottoposti a processi di lavorazione industriale che alterano le caratteristiche nutritive e organolettiche del polline. Per questo quando si sceglie un miele di castagno si dovrebbero privilegiare i piccoli produttori artigianali che creano i loro mieli valorizzando al meglio tutte le proprietà presenti nel polline.
Sono da privilegiare i mieli di castagno biologici per i quali è vietato l’utilizzo di prodotti chimici e i mieli che, sempre artigianalmente, derivano da polline bottinato in ambienti incontaminati.
Sono mieli che possono essere acquistati in gastronomie specializzate, in erboristeria, direttamente dagli artigiani che li producono ed oggi anche nel web.
Su Foodoteka, per esempio, puoi acquistare online e ricevere comodamente a casa sia il miele di castagno biologico che il miele di castagno bottinato all’interno di Parchi Naturali o di Oasi WWF.
Sono presenti:
- il miele di Castagno biologico dell’apicoltura Vallera
- il Miele di Castagno di Nectaris derivante da polline bottinato nel Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani, che rientra nel Sistema delle Aree Protette della Regione Lazio.
Sono entrambi mieli di altissima qualità, eccellenti perché non pastorizzati e preparati con l'obiettivo di conservare al meglio le proprietà organolettiche e nutrizionali originarie del polline.
Premesso ciò, partendo dalle controindicazioni, fatte salve eventuali allergie e intolleranze personali verso il prodotto, il miele di castagno non ha controindicazioni se non collegabili alla quantità di utilizzo. Essendo un alimento molto calorico e ricco di zuccheri deve essere usato con parsimonia e chi, come abbiamo detto, ha problemi di glucosio/diabete, deve attenersi alle indicazioni del medico.
Anche le persone che seguono un regime alimentare ipocalorico, per loro volontà o su suggerimento del medico o nutrizionista devono attenersi alle quantità che gli vengono consigliate.
A di là di queste considerazioni, un uso, in quantità consona, di miele di castagno, che in una persona sana si aggira intorno ai 3 cucchiaini al giorno (massimo 30 gr), può apportare solo benefici alla persona perché in questo miele sono presenti quantità abbondanti di Vitamine B e C; sono presenti sali minerali: ferro, magnesio, manganese, potassio e sodio e conteniene anche una buona dose di polifenoli, tra cui tannini, flavonoidi e acido fenolico che svolgono azione antinfiammatoria, antibatterica e antiossidante.
È quindi un buon rimedio per contrastare le infiammazioni, anche croniche, per combattere gli stati influenzali e grazie alle proprietà emollienti e lubrificanti è un ottimo lenitivo contro il mal di gola.
Come altri mieli, anche se sembra che alcune proprietà benefiche del miele di castagno siano maggiori grazie al suo colore scuro, non è trascurabile l’effetto antiossidante di contrasto contro i radicali liberi nonché il potere energetico, in quanto concentrato di zuccheri, che lo rendono ideale sia per gli sportivi, dopo un allenamento intenso, che per le persone che hanno avuto una malattia o stanno vivendo un periodo in cui sentono il bisogno di recuperare rapidamente le forze.
Miele di Castagno: Come Usarlo
Tra gli usi più frequenti del miele di castagno, insieme a quelli classici e tradizionali, su uno yogurt piuttosto che su formaggio o spalmato su una fetta di un buon pane anche di segale, abbiamo anche detto del frequente utilizzo di questa varietà di miele, in cucina, come ingrediente.
E, a questo proposito, ecco qualche impiego sfizioso che abbiamo provato e con piacere vi suggeriamo:
Filetto di maiale con miele e castagne
Ingredienti per 4 persone:
- 1 filetto di maiale tagliato a fette dello spessore ci circa 3 cm (due fette a testa);
- 4 etti di castagne;
- 3 cucchiai di miele di castagno;
- 2 cucchiaini di senape;
- alloro;
- brodo vegetale;
- olio extravergine di oliva;
- sale
Preparazione
Lessare le castagne in una pentola con abbondante acqua e foglie di alloro o alloro essiccato per una quindicina di minuti. Sbucciare le castagne rimuovendo anche la pellicina che le avvolge.
In una padella su cui è stato messo l'olio extravergine di oliva a scaldare, fare rosolare le fette di filetto su entrambe le parti; ridurre la fiamma e continuare la cottura aggiungendo le castagne, il brodo vegetale e aggiustare il sale. Quando la carne ha quasi ultimato la cottura, aggiungere la senape e mettere il miele sopra le fette del filetto che devono essere rigirate nella padella per distribuire uniformemente il miele.
Prelevare con un cucchiaio le castagne e adagiarle sul fondo dei piatti su cui si servirà il filetto do maiale. Riporvi sopra le fette di carne e cospargere la salsa di cottura con una spolverata di alloro essiccato.
Cipolle in agrodolce al miele di castagno
Ingredienti per 4 persone:
- 4 cipolle rosse;
- 15 gr di miele di castagno;
- olio extravergine di oliva;
- ½ bicchiere di aceto di mele biologico;
- sale
Preparazione:
Sbucciare le cipolle e tagliarle a metà. Distaccare una ad una le foglie della cipolla e farle appassire sull’olio extravergine di oliva.
Fare cuocere a fuoco lento le cipolle e, se necessario, aggiungere del brodo vegetale affinché le cipolle non si attacchino.
Controllare la cottura delle cipolle che generalmente impiegano una ventina di minuti; salarle, aggiungere il mezzo bicchiere di aceto di mele biologico e il miele di castagno.
Lasciare cuocere ancora per una decina di minuti e le vostre cipolle in agrodolce saranno pronte per essere servite.
Risotto Carnaroli al miele di castagno
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr di Riso Carnaroli Autentico;
- 1 cipolla bianca;
- 80 gr di parmigiano reggiano grattugiato;
- brodo vegetale;
- olio extravergine di oliva;
- 30 gr di miele di castagno.
Preparazione:
Pelare la cipolla, tritarla molto finemente e farla stufare, su un tegame in cui versiamo dell’olio extravergine di oliva e il riso carnaroli.
Sfumare con del vino bianco e lasciar cuocere lentamente il riso aggiungendo, pian piano, il brodo vegetale.
Dopo circa 15 minuti, ma si consiglia sempre di verificare il tempo di cottura del riso Carnaroli che abbiamo scelto, quando si percepisce che il riso sta ultimando la cottura iniziare la mantecatura con il parmigiano reggiano e se gradito, aggiungere una noce di burro.
Concludere la mantecatura aggiungendo il miele di castagno e servire il risotto ben caldo.
Quelle proposte sono solo tre delle infinite ricette reperibili, anche sul web, che possono essere seguite per ottenere antipasti, primi e secondi piatti o dessert interessanti utilizzando come ingrediente il miele di castagne.
Sono ricette abbastanza veloci che permettono di portare in tavola un piatto sfizioso e originale.
Il nostro parere? Purché sfiziose e originali, nonché gustose le ricette proposte le consideriamo un’ottima alternativa per deliziare il nostro palato ma, se si vuole beneficiare al meglio delle proprietà nutrizionali del miele di castagno e godere delle sue proprietà organolettiche, consumiamolo crudo, non riscaldato da nessuna fonte di calore e scegliamolo di qualità, biologico e sempre non pastorizzato.