Il pane di patate della Garfagnana, Presidio Slow Food, detto anche “garfagnino”, è una variante ingentilita di un pane di mistura diffuso un tempo in tutta l’Europa continentale, che veniva preparato con un mix di farine di cereali e talvolta legumi a cui si aggiungevano le patate sia per renderlo più morbido sia per aumentare il senso di sazietà che il prodotto assicurava.
Nella Cooperativa dei Colli, Paolo segue personalmente sia la scelta dei cereali, sia la selezione delle patate, provenienti da coltivazioni locali: effettua quindi la panificazione, che prevede, oltre alle patate lesse (circa il 15% del totale) e al sale marino di grana media, tre tipologie di farina: grano tenero tipo 2, tipo 1 e farro.
La lievitazione si ottiene con lievito madre e lievito di birra.
I cereali sono prodotti in Toscana e moliti con un vecchio mulino ad acqua che utilizza una macina in pietra, garanzia per la conservazione delle caratteristiche organolettiche degli ingredienti.
L’impasto viene diviso in pagnottelle ovali, che si spolverano di farina di mais e si cuociono per un'oretta nel forno precedentemente riscaldato con legna di cerro e castagno.
Il risultato è un pane ricco di fibre e di sostanze nutritive, saporito e morbido, che molto bene si abbina a tutti salumi.
E' un pane che si conserva bene e dura a lungo: si può mangiare tutto evitando qualunque forma di spreco!
Per conservarlo al meglio si consiglia di avvolgerlo in uno strofinaccio in cotone e di riporlo in luogo fresco e asciutto. Essendo un prodotto fresco, la parte che si presume di consumare oltre i 4 giorni dal ricevimento può essere congelata. In questo caso è preferibile lo scongelamento a temperatura ambiente.
Se si desidera degustare il pane più caldo, suggeriamo di scaldare il forno a 180°C, spegnerlo e riporvi il pane per 4-5 minuti.