Per Lievito Madre è €6,00, gratuito da €60,00. Se continui ad acquistare, ciò che spendi in più dopo gli €60,00 concorre a generare uno sconto sulle spese di spedizione di altre botteghe.
L’azienda Emidio Pepe si trova in una posizione privilegiata, nello stesso tempo gode dell’influenza del Gran Sasso e del Mare Adriatico.
Emidio, classe 1932, dopo alcune esperienze come fornitore di lavori agricoli per conto terzi, inizia ad acquistare alcuni vigneti.
Intuisce le grandi potenzialità dei vini abruzzesi, in contrapposizione alla visione enologica dell’epoca che li relegava alla vendita da sfusi e a un consumo da giovani.
Nel 1964 imbottiglia il suo primo Montepulciano, facendolo affinare per quasi due anni in bottiglia, poco dopo farà lo stesso col Trebbiano.
Grazie alla sua lungimiranza, è possibile assaggiare vini di oltre quarant’anni, conservati in maniera ottimale nella cantina di famiglia, che oggi conta migliaia di bottiglie in riserva.
L’azienda oggi è guidata dalle figlie Daniela e Sofia e dalla nipote Chiara che proseguono la strada preparata da Emidio.
I vini migliori provengono dai tradizionali vigneti a pergola, in loco tendone abruzzese. L’uva, riparata dal diffuso apparato fogliare, è protetta dalle scottature del sole e raggiunge una maturazione ottimale – riconoscibile dal velluto della buccia e della stoffa del vino – anche nelle annate più complesse.
Emidio Pepe fonda la sua azienda nel 1964, dopo aver affiancato suo padre e, soprattutto, suo nonno che faceva vino a casa Pepe sin dal 1899.
Prima di chiunque altro ha creduto nelle grandissime potenzialità del Trebbiano e del Montepulciano d’Abruzzo e ha dedicato tutte le sue energie a questi due vitigni autoctoni, provandone la capacità d’invecchiamento e facendoli conoscere al mondo intero.
Classe 1932, uomo di poche parole, caparbio e attento osservatore. Valori saldi e idee precise. Instancabile lavoratore, continua ancora oggi a occuparsi personalmente di tutti i suoi vigneti, dalla potatura alla raccolta.
Osserva con attenzione i segnali della natura e, con la speciale sensibilità sviluppata negli oltre 50 anni d’esperienza, li interpreta e li asseconda senza interferire.
Attento custode del terroir, ha difeso sin dall’inizio i suoi terreni e i suoi vini dalla chimica e ha basato tutto il proprio lavoro empirico sul rispetto delle tradizioni e sull’espressione autentica e genuina dei suoi vini.
Oggi, sotto lo sguardo fiero di Emidio e Rosa, le figlie Sofia e Daniela sono le principali garanti di questa tradizione, con le giovani nipoti Chiara e Elisa. Sofia è la depositaria del sapere enologico, cura tutti gli aspetti legati alla produzione e alla qualità, mentre Daniela segue in prima persona l’amministrazione e si prende cura dell’immagine aziendale. Chiara, si occupa dei mercati esteri, ed Elisa che ha appena compiuto diciott’anni, sta imparando ad entrare nel mondo del vino.
L'azienda agricola di Emidio Pepe si trova a Torano Nuovo, nella parte più settentrionale dell'Abruzzo, un lembo di terra situato tra il mare Adriatico da un lato e il Gran Sasso dall'altro, che fornisce il microclima perfetto per permettere alle viti di crescere e produrre uve di eccezionale qualità.
Una combinazione di fattori suolo e clima - i terreni ricchi di argilla che drenano l'acqua, la posizione dei vigneti esposti a un grande arco solare, la grande escursione termica tra giorno e notte che aiuta le uve a riempirsi di zuccheri e il vento costante previene batteri e malattie - tutto questo definisce Torano Nuovo un paese dall'incredibile vocazione viticola.
L’azienda agricola Pepe conta quindici ettari che si estendono in piccoli appezzamenti tutti attorno la cantina. La maggior parte dei vigneti è ancora coltivata con l’antico sistema della Pergola.
Secondo Emidio il vigneto è come un pannello solare: più esposizione fogliare garantisce una maggiore e migliore fotosintesi e, allo stesso tempo, protegge i grappoli dal sole evitando che si brucino.
Le pergole sono vigneti che hanno più di 40 anni con rese medie di 50/60 quintali per ettaro. Le loro radici vanno in profondità per più di 6 metri così da garantire il nutrimento e l’accesso ai minerali anche nei periodi più difficili. I lavori sono quasi inesistenti per preservare la vita e la biodiversità del suolo. Lombrichi, farfalle, ragni e lucciole popolano i vigneti e testimoniano l'assenza di fertilizzanti.
L’attenzione di Sofia nei confronti dei vini naturali le ha permesso profondi scambi con altri produttori italiani e stranieri, così da acquisire la consapevolezza che la disciplina agricola professata del padre aveva già i crismi dell’organicità. Nessun prodotto sistemico nella protezione della vite, anche nelle condizioni più difficili. La vendemmia è manuale e viene fatta in passaggi successivi, così da cogliere i grappoli solo se sono veramente sani e maturi.
Nonostante un’attenzione maniacale in ogni passaggio, Sofia ha voluto introdurre il padre ai fondamenti della conduzione biodinamica, mostrandogli l’ulteriore potenzialità del vigneto di famiglia. Ma, quando la famiglia Pepe si avvicinò all'agricoltura biodinamica nel 2005, leggendo libri, ascoltando lezioni e studiando la filosofia di Rudolph Steiner, Sofia si rese conto che la maggior parte delle pratiche agricole biodinamiche erano già consuetudine a Casa Pepe.
Emidio infatti ha sempre rispettato le fasi lunari per ogni pratica in cantina e nei vigneti, ha sempre rifiutato l'uso di qualsiasi prodotto chimico e concentrato tutto il suo lavoro verso il raggiungimento di un terreno vivo e strutturato e, con i suoi 55 anni di esperienza, è stato in grado di determinare perfettamente il nutrimento delle piante, la lavorazione del terreno, la potatura e la vegetazione delle viti, limitando ogni tipo di intervento in vigna e in cantina.
In cantina, nessun lievito selezionato viene utilizzato per iniziare la fermentazione alcolica e nessun enzima aggiunto per incoraggiare la genesi dei profumi. Solo prodotti naturali come cristalli di rame, zolfo e preparati biodinamici vengono utilizzati, sia in vigna che in cantina. Tutto questo solo per restituire il luogo, il clima e la tradizione attraverso la personalità distintiva del Montepulciano e del Trebbiano d'Abruzzo.
La vendemmia è sempre stata fatta a mano perché trattare le uve con delicatezza e manualità è il modo migliore per raggiungere un livello di qualità e precisione più elevato. Vengono selezionate solo le uve perfette.
L'uva bianca viene pigiata con i piedi in una grande vasca di legno, 350 kg alla volta vengono schiacciati per 40-45 minuti, consentendo una costante stimolazione della buccia con il mosto, lasciando che la buccia rilasci materia, volume e aromi. Questo metodo permette di pigiare le uve in maniera delicata e soffice, senza rompere i raspi, ottenendo un mosto fiore ricco degli elementi utili a provocare sia la fermentazione alcolica sia i numerosi effetti virtuosi che delineano la personalità del vino.
Tutte le fermentazioni avvengono in maniera spontanea in piccole vasche di cemento vetrificato, caratterizzando in modo deciso la personalità dei vini secondo l’esito dell’annata e lasciando intatta l’identità del frutto.
I grappoli neri del Montepulciano d’Abruzzo vengono diraspati a mano su reti disposte su grandi tini in legno: il raspo resta sulla rete senza rompersi, gli acini cadono nel tino rimanendo quasi interi, aspetto fondamentale per conservare sani i lieviti presenti sulla buccia, preziosi per le fermentazioni spontanee.
Convinti assertori che la filtrazione prima dell’imbottigliamento faccia perdere tante proprietà, non viene effettuata, e, da sempre, il vino si affina nel vetro e decanta naturalmente il proprio deposito.
Per eliminare il sedimento accumulato nel tempo, al momento dell'ordine, le bottiglie che hanno almeno dieci anni d’invecchiamento vengono travasate, colmandole con il vino della stessa annata, sostituendo il tappo e marchiandolo con l’anno della decantazione.
La prima idea di Emidio Pepe fu quella di produrre la migliore espressione di Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo e per fare ciò, l’invecchiamento era la chiave per raggiungere la raffinatezza e l’eleganza che cercava e, allo stesso tempo, preservare la giovinezza e l’energia dei vini.
La cantina d’invecchiamento è stata la prima delle cantine ad essere costruita a Casa Pepe, segno della grande intuizione di Emidio: il tempo.
È stato infatti un pioniere nel lasciare, sin dai primi anni, le bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo in riserva.
Era convinto che, non solo queste potessero mantenersi bene ma che i suoi vini avessero un fondamentale bisogno di invecchiare per raggiungere la loro vera dimensione.
Come in passato ancora oggi, almeno la metà della produzione è stoccata in cantina e viene rilasciata solo quando la famiglia pensa che l'annata sia nella sua espressione migliore.
Nella cantina dell’azienda Pepe vengono conservate circa 350mila bottiglie che continuano il loro affinamento.
È una cantina in costante movimento poiché le vecchie bottiglie vengono rilasciate in piccole quantità ogni anno, mentre quelle giovani vengono stoccate e verranno rilasciate solo quando saranno pronte.