Il Cece Ribelle del Parco Nazionale del Pollino è un legume antico e prezioso, coltivato da secoli tra i terreni sassosi e l’aria pura della montagna lucana. È chiamato “ribelle” perché resiste al freddo, alla siccità e alle difficoltà di un ambiente aspro, dove solo le piante più forti riescono a crescere e dare frutto.
Coltivato tra i 600 e gli 800 metri di altitudine nei poderi che circondano Latronico, nel cuore del Pollino, viene seminato in primavera e raccolto in estate, seguendo un ciclo agricolo naturale, senza irrigazioni né trattamenti chimici. Ogni raccolto è il risultato del lavoro di piccoli agricoltori custodi, che mantengono viva una tradizione secolare e rispettano i ritmi autentici della terra.
I semi del Cece Ribelle sono più piccoli e chiari rispetto ai ceci comuni. Hanno una buccia sottile, una polpa tenera e un sapore pieno ma delicato, con una leggera nota nocciolata. Cuociono in poco tempo, senza bisogno di lunghi ammolli, e risultano altamente digeribili. Dal punto di vista nutrizionale, sono ricchi di proteine vegetali, fibre, vitamine e sali minerali, e naturalmente senza glutine: ideali per chi segue un’alimentazione equilibrata, sana e sostenibile.
Il Cece Ribelle è stato riscoperto grazie all’ALSIA – Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, che ne ha recuperato il seme originario. La varietà deriva da due ecotipi locali, il cece tondino e il cece rosso di Latronico, e oggi è ufficialmente riconosciuta tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Le origini di questo legume si intrecciano con la storia del territorio. Secondo una ricerca condotta da Egidia Gioia, già in epoca pre-unitaria il cece veniva coltivato nell’area sud della Basilicata e utilizzato dai briganti rifugiati tra le montagne del Pollino, che ne ricavavano farina per pane e pasta, macinata in un antico mulino lungo il fiume Sinni. Da qui il suo valore simbolico: un legume resiliente e identitario, legato alla capacità di resistere e rinascere nonostante le difficoltà.
In cucina, il Cece Ribelle del Pollino è un ingrediente genuino e versatile. È perfetto per preparare zuppe rustiche, minestre contadine, vellutate cremose, polpette vegetali e hummus. Una volta cotto, sprigiona un aroma delicato e una consistenza morbida e vellutata, ideale anche come contorno o base per piatti unici con verdure, cereali o pasta integrale.
Nella tradizione gastronomica di Latronico, questo legume è protagonista di due ricette tipiche: le ‘Tapparedd e Cicir’, piccoli quadrettini di pasta conditi con ceci cotti alla pignatta, aglio, olio extravergine d’oliva e peperoncino, e i ‘Panzarott chi Cicir’, dolcetti ripieni di purea di ceci, zucchero, cacao e cannella.
Autentico, rustico e fortemente legato alla sua terra, il Cece Ribelle del Pollino rappresenta una delle più belle espressioni della biodiversità agricola lucana. Un legume che racconta la forza della natura e la dedizione di chi, ancora oggi, coltiva con rispetto e passione i sapori veri di un tempo.
La confezione è da 500Gr.