La famiglia Rivella pratica la viticoltura in località Montestefano, famoso cru del Barbaresco, fin dall’Ottocento.
Teobaldo eredita le vigne dal padre Serafino che, come il nonno Pietro, si dedicava esclusivamente alla produzione di vino sfuso; proprio Teobaldo deciderà di tentare, dal 1967, la strada dell’imbottigliamento.
Oggi, accompagnato dalla moglie Maria, produce poco più di diecimila bottiglie l’anno tra Barbaresco e Dolcetto, quest’ultimo prodotto fino all’annata 2017.
L’azienda, a poche centinaia di metri dal borgo di Barbaresco, conta due ettari vitati esposti a sud, il terreno è caratterizzato dalla presenza di marne blu.
L’approccio agricolo, come il metodo di vinificazione, è quello che Teobaldo ha imparato dal padre: manuale e artigiano, senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi.
