È la Farina di roveja di Civita di Cascia ottenuta dalla roveja coltivata, con metodi biologici, dall’Azienda Agricola Terreni Riuniti Alta Valnerina, nei terreni di sua proprietà e trasformata in farina dalla stessa azienda.
La roveja è un piccolo legume, simile al pisello, dal seme colorato di un colore che vira dal verde scuro al marrone-grigio. Il sapore è tutto suo: c'è chi l'assimila alle fave, chi ai piselli dai quali si differenzia per la minore dolcezza.
In passato era la tradizionale protagonista dell’alimentazione dei pastori e dei contadini della zona dei Monti Sibillini e di Civita di Cascia, ma la sua raccolta, faticosa e difficoltosa nei terreni impervi di quest'area, ne ha scoraggiato la coltivazione tanto che ha rischiato l'estinzione e, ancora oggi, non è molto conosciuta.
È invece un buon legume da introdurre nell'alimentazione: il suo profilo nutrizionale è ottimo sia per la quantità di carboidrati e proteine che contiene, sia per la quasi totale assenza di grassi e la presenza di fosforo e potassio.
Si può mangiare fresca, essiccata e viene anche trasformata in farina mediante macinatura con mulino a pietra. La farina presenta il sapore tipico della roveja caratterizzato da un leggero retrogusto amarognolo. Viene usata localmente per preparare la farecchiata o pesata: una polenta condita, seguendo la ricetta tipica, con un trito di acciughe, aglio e olio extravergine di oliva. Viene consumata sia calda, appena fatta, che nei giorni successivi. Quando la farecchiata si solidifica viene conservata in frigo e, al momento dell'uso, viene tagliata a fettine, piuttosto alte di spessore, che abbrustolite in padella e condite diventano speciali.
Quella proposta è la Farina di Civita di Cascia ottenuta dalla roveja coltivata con l'antico seme originario di questa zona, recuperato e salvato dall'estinzione grazie ai pochi agricoltori locali che hanno continuato la sua coltivazione ed al supporto offerto da Slow Food con la costituzione dell'omonimo Presidio.
La confezione è da 300gr.
