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Francesca Di Benedetto, biologa ed enologa, il fratello Andrea, imprenditore, e Chiara Innocenti, laureata in economia, decidono nel 2008 di unire i loro intenti e avviare una società agricola che prenderà il nome ‘Tunia’, la divinità etrusca che presiedeva alla maturazione dei frutti.
La scelta della prima ora di praticare l’agricoltura biologica deriva dall’esperienza di Francesca.
Tunia si estende per venticinque ettari sulle colline della Val di Chiana, quindici dedicati alla vigna, tre agli ulivi e i restanti lasciati al bosco. La gran parte degli appezzamenti ospitano degli impianti del 1970 in cui troviamo le varietà autoctone: Sangiovese, Colorino, Canaiolo e Trebbiano. Negli ultimi anni alcune piante sono state reinnestate con il Vermentino grazie all’aiuto di un anziano contadino della zona, mentre risalgono al 2005 i tre ettari e mezzo di Cabernet Sauvignon.
